mercoledì 23 luglio 2014

CCXIII

Distesi cristalli all'orizzonte
lamine luminose
debbo passare queste sabbie
raggiungere quel luogo di magia

va fatto in fretta, il Sole scalda già
gli avvoltoi si levano, inseguono quest'ombra
voglio esser falco, lanciarmi su nel cielo
non voglio calpestare più la rena

mi specchierò dall'alto su quei cristalli stesi
e sfreccerò con le aquile reali
trasmigrando i deserti assieme al chiurlo forte
che taglia l'aria ai gregari beccaccini

le oche incontrando in formazione
arma da lancio, assieme, nello spazio
falco pellegrino di scogliera 
intrecciare il mio col volo dei gabbiani

rientrando quando torna primavera
unendomi alle rondini impazzite
schizzando raso terra come il tordo
frullando come starna via veloce

scortando, ancora, in alto le cicogne
e mischiarmi con le ibis bianche e nere
nel volo quieto che le porta verso il Sole.      

Nessun commento: