domenica 27 luglio 2014

CCXXXXII

 Vivere non è soltanto realizzare il possibile
come l'edito, colui cioè che resta quel che è,
ancora immagina.

Vivere è soprattutto abbattere le barriere dell'impossibile,
abbattere l'incapacità mia propria di saperlo fare e bene,
per fermarmi poi nel mondo dove starò a mio agio, inedito,

cosciente della originaria alterità, capacità stavolta
di manifestarmi intero, senza più dubbio alcuno,
che quel passaggio mi renderà possibile.

La tua asserzione, che il Sole prosegue intanto il suo cammino,
è vera per meno di metà;
il tuo senso dell'inconoscibile deve ancora

integrarsi con un'altra tua realtà,
nella quale vedrai che mistero non c'è, che tutto è chiaro,
e che sempre in alto ci dirigiamo, come faville di fuoco.

È vero soltanto per metà, ma per metà è vero. 

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